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BES Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali

Referenti provinciali: Galazzo Maria

mail: mariagalazzo.ustbs@gmail.com

Tel: 030 2012216 – 0302012243


Il costrutto di Bisogni Educativi Speciali trova significato nell’approccio globale alla persona e nel profilo del suo funzionamento nei contesti di vita, come individuato dal modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute dell’OMS . La Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali…” e le successive normazioni hanno recepito e regolato le indicazioni di OMS  nell’inclusione scolastica e al successo formativo. La Direttiva  delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare  il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni  in situazione di difficoltà.

Rientrano nella più ampia definizione di BES tre macro-aree:

  • disabilità
  • disturbi evolutivi specifici
  • svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

L’area BES si struttura in una prospettiva integrata e multifunzionale volta a sostenere e promuovere progettualità anche attraverso rapporti sinergici con Istituzioni, Enti, Centri Territoriali, Terzo settore.

Le azioni promosse, funzionali a valorizzare la ricchezza e il successo formativo dell’utenza, sono a supporto all’autonomia scolastica ed alle reti scolastiche.

Disabilità

La Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità nella scuola, durante l’infanzia, l’adolescenza, nel lavoro e nell’età adulta. L’iter legislativo riguardante l’inclusione è presente nelle linee guida per l’integrazione degli alunni disabili, diramate nel 2009.

Nel 2002 l’OMS con l’ICF e nel 2006 la Convenzione ONU “Diritti delle Persone con Disabilità hanno consolidato il valore dell’inclusione scolastica. Il DLgs n.66/2017 rinnova e adegua le strategie specifiche messe in atto per gli alunni con disabilità di cui alla L. 104. Per garantire il processo di inclusione degli alunni con disabilità la scuola realizza una progettualità educativa articolata  che si integra con le professionalità e le risorse del territorio.

Disturbi evolutivi specifici

Si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività ed il funzionamento intellettivo limite. La Legge 170/2010, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento-DSA. Il diritto allo studio degli alunni con DSA e  con altri Bisogni Educativi Speciali è garantito con  molteplici interventi integrati. In ambito scolastico si prevede la programmazione di percorsi individualizzati e personalizzati. Piano Didattico Personalizzato

Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale

La Direttiva  precisa “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali, linguistico, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES sono individuate sulla base di elementi oggettivi, ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche”.